Alabastro fiorito

COLLEZIONE DI MARMI ANTICHI “LEONARDO DA VINCI”

ALABASTRO FIORITO

Collocazione: 6A-a1, 6B-b1
Dimensioni: 50x70 Dimensioni: 50x70
Campioni No.: 9, 10, 11, 12, 14, 21, 25, 26, 27, 31, 399, 427, 429

Tipo di roccia: Sedimentaria

Località di estrazione: Zona di Pamukkale, Denizli, Turchia

Descrizione geologica: Travertino compatto zonato, con formazioni dendritiche di ossidi di ferro, che gli conferiscono tonalità di giallo, arancio, bruno e rosso corniola.

Altri nomi: marmor alabastrum

I caratteristici colori di questo travertino sono causati dall’attività dei cianobatteri che popolavano le sorgenti calde dove si è depositato. Le cave di questo alabastro sono state ritrovate nel 2000 nei pressi della grande stazione termale di Pamukkale in Turchia, dove nell’antichità sorgeva la città romana di Hierapolis. Le stesse cave fornivano del materiale simile all’alabastro di Palombara e all’alabastro ghiaccione. Fu estratto dai romani dalla fine del I sec. a.C fino al IV sec. d.C. ed utilizzato per rivestimenti, decorazioni, sculture e molteplici oggetti di lusso. A seconda del taglio della pietra e della conseguente disposizione delle macchie, i marmorari romani distinsero molte varietà di questo travertino: a rosa, sardonico, a occhi, nuvolato, listato. La grande quantità di materiale estratto dagli antichi romani fu riutilizzato a Roma per le decorazioni di molte chiese barocche, tra cui S. Pietro, S. Sabina, S. Salvatore in Lauro, S. Gregorio e S. Cecilia, dei Palazzi Vaticani e di Villa Albani, del Museo di Villa Borghese e del Museo Etrusco.

Riferimenti: Collezione Corsi (Oxford) No. 301, 315-318, Borghini (1989) pp. 142-145, Price (2007) p. 56, Pullen (2015) pp. 138-139